Sala Stampa di Palazzo Geremia Via Belenzani, 20 Trento
"Mia Lecomte traduce i propri sogni che si disperdono e si ricompongono, li rende, non so come, coerenti e anche re-versibili. Cerca e trova la sua circostanza e potrebbe annoverarsi tra coloro che scrivono poemi di circostanza nel significato che Goethe conferiva a questo termine (Gelegenheitsgedicht) applicandolo ai propri scritti. Ma poi, in una nuova impresa, rigetta invece impietosamente ciò che è rimasto legato ad un avvenimento esteriore o contingente, incontrato in un altro istante, differente. Si consacra a ciò che viene, e deve venire, senza piegarsi ad alcuna occasione. Come se un'apparente distanza si facesse sostituire da un gioco di incidenze eminentemente intime, corporali, calde. La "geometria" (ciò che Mia Lecomte chiama così) si mette al servizio di un erotismo sottile, tanto raffinato quanto sorprendente, senza perdere tuttavia niente del proprio rigore. Mi sono meravigliato di veder prodursi questa reversibilità senza ricorso ai riferimenti che flirtano con i pensieri alla moda. In ciascuno dei suoi percorsi l'originalità della scrittura, e dell'ispirazione, si fa chiara, e si lascia seguire e denotare. Ne risulta una poetica intimista, discreta, disciplinata e allo stesso tempo aspra, forte, espansiva. Una voce che non si può confondere con nessun'altra, che persevera nel suo canto, nel suo grido, così come nel suo destino. Al momento in cui l'ho capito, i miei incontri con questa autrice, con la sua opera e la sua attività, si sono confusi, o ricongiunti, sostenendosi l'uno con l'altro. Scrivo queste righe con una sorta di gratitudine". (Dalla Prefazione) ______________________________ Mia Lecomte è nata a Milano nel 1966, e vive a Roma. Laureata presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Firenze, con indirizzo Letterature Comparate, svolge attività critica nell'ambito della comparatistica, e in particolare della letteratura italiana della migrazione, ed è autrice di testi per l'infanzia, teatro e poesia. Ha pubblicato: il saggio Animali parlanti. Le parole degli animali nella letteratura del Cinquecento e del Seicento (Firenze 1995); i libri per bambini La fiaba infinita e La fiaba impossibile (Torino 1987), Tiritiritère (Bergamo 2001); il volume fotografico Luoghi poetici (Firenze 1996), realizzato con il fotografo Sebastian Cortés, di cui è autrice e curatrice di testi ed apparato critico; e le raccolte poetiche Poesie (Napoli 1991), Geometrie reversibili (Salerno1996, Premio Città di Ostia 1997, segnalato Premio Internazionale E.Montale 1997), Litania del perduto (Prato 2002, testo a fronte in inglese. Con incisioni dell'artista canadese Erica Shuttleworth), Autobiografie non vissute (S.Cesario di Lecce 2004). Le sue poesie sono state pubblicate in raccolte antologiche, italiane e straniere, e sulle riviste "Poesia","Pagine", "L'Area di Broca", "Specchio", "Le Voci della Luna","Sagarana on-line". Per l'ed. Zone di Roma dirige la collana Cittadini della poesia, dedicata alla poesia della migrazione in italiano. E' redattrice del semestrale di poesia comparata "Semicerchio", del quadrimestrale di poesia internazionale "Pagine", delle riviste di letteratura on-line "Kùmà", "El Ghibli" e "Sagarana", presso la cui scuola di scrittura, a Lucca, svolge un laboratorio di poesia all'interno del Master annuale.