Parvez è un pakistano emigrato in Inghilterra da ormai trenta anni. Vive a Breadford, nel centro del paese, fa il tassista, è sposato con Minoo e ha un figlio, Farid. E' un uomo pienamente integrato nella società inglese e ne condivide appieno gli stili di vita. Sogna per il suo unico figlio un avvenire sicuro, una piena integrazione, un diploma da ragioniere per riuscire a conseguire un buon posto di lavoro e una brava ragazza, magari inglese.
Farid è un adolescente come tanti in Inghilterra, fino a quando comincia ad avere comportamenti strani: lascia improvvisamente la sua ragazza inglese, si sbarazza di tutto, dai libri alla chitarra, si ritira in una vita ascetica intenzionato a tornare in modo radicale ai valori del suo popolo e del suo Dio.
Parvez, visti i comportamenti insoliti del figlio, di primo acchito pensa che si tratti di droga, ma ben presto capisce che il suo ragazzo ha preso la strada del fanatismo religioso.
La ribellione di Farid assume proporzioni intollerabili quando una sorta di santone, per suo volere, si insedia prepotentemente nella casa di suo padre e inizia ad istigare dei giovani compagni di Farid alla rivolta contro il fenomeno della prostituzione, prendendo di mira proprio un'amica di Parvez.
In questo film, che realmente parla di scontro culturale, peraltro all'interno della stessa famiglia ed escludendo quindi una volta tanto il connubio “origine-cultura”, un padre e un figlio decidono di vivere due vite diverse, dividendo nel mondo i componenti dell'intera famiglia.
Hanif Kureishi, autore anglo-pakistano dal cui romanzo è tratta questa pellicola, affibbia al figlio la parte del conservatore, del “fanatico”, in modo originale e contro tendenza.