Srebrenica, 11 luglio del 1995
Tornato di tremenda attualità dopo l'arresto di Mladić (26 maggio) e trasmesso per TG Uno speciale documentario il 12 giugno, "Souvenir Srebrenica" è un documentario angosciante e di grande rilievo, che racconta quanto successo a Srebrenica nella guerra degli anni '90: l’assedio, la violenza, l’inganno, l’assassinio e la deportazione della popolazione di Srebrenica, enclave musulmana della ex Jugoslavia,
Un assedio di tre anni si concluderà l’11 luglio del 1995 con il massacro di 9000 civili, trucidati e sepolti in fosse comuni, quando le armate serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladić, e supportate dai paramilitari di Arkan, entrarono nella zona di Srebrenica che in quel momento era ufficialmente sotto tutela delle Nazioni Unite, senza nessuna reazione dei caschi blu e nell’indifferenza dell’intera comunità europea.
Sono qui riuniti in un discorso lineare e chiaro materiali di diverso tipo ed origine: riprese ufficiali fatte all’epoca dei tre anni di assedio della città di Srebrenica, dal 1992 al ’95; un pezzo di teatro-reportage, un monologo replicato innumerevoli volte e qui recitato dalla Biagiarelli nel luogo della strage; i filmati delle udienze del processo in corso al Tribunale dell’Aja contro Mladić e Karadžić, responsabili militare e politico della strage, accusati di genocidio; le riprese fatte in un campo profughi; le interviste a persone che hanno vissuto l'assedio e la tragedia e ancora vivono in città, lottando per mantenere viva la memoria di quanto accaduto e per ottenere giustizia. Ci sono soprattutto i terribili filmati amatoriali dei soldati serbi, fatti per vantarsi dei loro rastrellamenti e delle uccisioni dei mussulmani ed ora prove di accusa nei processi in corso. Forse più difficili da sostenere delle immagini di ritrovamento delle fosse comuni e dei funerali collettivi.