Siberia

Una terra natale, la Siberia, amata e raffigurata in tutta la sua solitaria bellezza di alberi, boschi, fiumi, distese solitarie di neve pura, accecante. Il protagonista si racconta: la gioventù in famiglia, il servizio militare in Mongolia, la scuola d'arte, il lavoro, la vita a Mosca tra folla ed enormi, opprimenti edifici, il manicomio, abitato più da povera gente che da pazzi 'veri'. È un giovane pensoso in mezzo ad una umanità che trascina la vita e sembra non conoscere il sorriso, a bambini abbandonati e vecchi desolatamente soli.
Egli si chiede, con ostinazione, il significato dell'esistenza e rifiuta le risposte che gli vengono dal suo ambiente (“..ovunque andassi era sempre la stessa storia: tutti bevevano e affogavano gioie e dolori nella vodka..”) per restare fedele agli insegnamenti del padre.
Autobiografia di un giovane russo dei nostri tempi,disegnata con passione, precisione e lirismo.

Nikolaj Maslov è nato in Siberia nel 1953, ha potuto produrre quest'opera, per lui di importanza vitale, perché un libraio francese a Mosca ha creduto nel suo lavoro. Gli ha passato per tre anni l'equivalente del suo stipendio di guardiano notturno perché si dedicasse solo a disegnare.