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Albahari, David

Nato a Pec, nell’ex Jugoslavia, nel 1948 si è spento a Blegrado nel 2023. Di famiglia ebraica, laureato in letteratura inglese, ha cominciato a pubblicare nel 1973, operando per cinquant'anni nella letteratura serba. Ha pubblicato 12 raccolte di racconti, 13 romanzi e 3 libri di saggi, per i quali ha ottenuto diversi premi letterari. Scrittore di fama internazionale - le sue opere sono state tradotte in quattordici lingue diverse - la sua produzione letteraria è per molti versi di matrice autobiografica e ispirata spesso alla storia singolare e travagliata della sua famiglia, che si intreccia con le sorti del suo Paese natale, la Jugoslavia.
Albahari ha presieduto negli anni novanta la federazione della Comunità ebraiche jugoslave, contribuendo in prima persona all’evacuazione degli ebrei dalla Sarajevo assediata e bombardata. Nel 1993  ha preferito emigrare in Canada per evitare le pressioni e i condizionamenti della nuova classe politica serba in preda alla deriva nazionalista. Ed è in Canada che prendono vita i suoi ultimi romanzi.
Il romanzo "Mamac" (L’esca), del 1996, si è aggiudicato in patria l’importante premio NIN e il Balkanica Award come miglior libro dei Balcani. In precedenza, nel 1982, la sua raccolta di racconti "Opis smrti" gli è valsa il prestigioso Premio Andric.
È stato molto apprezzato anche come traduttore in serbo. Al romanzo L'esca abbiamo dedicato una puntata del programma radiofonico Leggere le identitàhttp://www.trentinoinblu.it/Palinsesto/Programmi/Leggere-le-identita/Leggere-le-identita-02-novembre-2010

bibliografia: 

La morte di Ruben Rubenovic, Hefti, Milano 1989
Il buio, Besa, Lecce 2004
Goetz e Mayer, Einaudi, Torino 2006
Zink, Zandonai, Rovereto, 2009
Ludwig, Zandonai, Rovereto 2010
Sanguisughe, Zandonai, Rovereto 2012

Di quest'autore abbiamo recensito:

  • L'esca , Zandonai , Rovereto , 2008