Nata a Maputo, vive qualche anno a Verona, poi frequenta le scuole elementari a Tripoli. Nel 1970 torna in Italia come profuga e si stabilisce a Rovereto. Studia etno-antropologia a Siena, torna in Mozambico nel 1982 per svolgere una ricerca sul campo in collaborazione con il Museo di Arte di Maputo. Quest'esperienza di ritorno alle origini è fonte di ispirazione del suo primo romanzo, "Mamana Arminda", edito da Erre Emme, ora Roberto Massari, nel 1995. In bibliografia alcuni dei suoi testi.
Non parlare di me. Monologo per una donna, San Miniato, Pisa, 2007.
Similaun, Roma, Erre Emme, 1996.