Nato a Centuripe (Enna) nel 1923, calzolaio, lascia moglie e tre figli per emigrare a 38 anni e trovare di che provvedere alla famiglia. Passa venticinque anni prima in Svizzera e poi in Germania, nel 1986 torna da pensionato nel suo paese. Comincia a scrivere nel 1971 dopo dieci anni di emigrazione, dapprima poesie, già con l’intento di testimoniare la condizione dell’emigrante. Per anni, mentre lavora alla catena di montaggio della Opel, fissa immagini ed idee su fogliettini che poi rielabora a casa. Pubblica così un libro di poesie, un romanzo autobiografico, duecento racconti, scrive sedici volumi di memorie dell’emigrazione, di cui Un freddo estraneo è il primo pubblicato. Nel 1988 torna di nuovo a Rüsselsheim, questa volta per ricevere il premio letterario della città. Muore a settant'anni nella sua Sicilia.