Nato nel 1941 nella regione del delta del Niger, Ken Saro-Wiwa è stato uno degli intellettuali più significativi dell'Africa postcoloniale. Di formazione nigeriana, esordisce presto nella narrativa e nella drammaturgia e sempre molto giovane diventa docente universitario. Sono gli anni della guerra civile quando il Biafra, rivendicando i proventi del petrolio, combatte per la secessione. Saro-Wiwa è contro la guerra e contro la secessione e comincia il suo impegno nella vita pubblica che lo vede ricoprire ruoli istituzionali sempre più importanti fino a diventare ministro dell'istruzione. Entra nel mondo degli affari con una casa editrice e la gestione di teatri e studi televisivi. La sua attività letteraria continua ad essere notevole. Pubblica molti libri e produce una serie di commedie televisive che hanno notevole successo perché raccontano, con effetti comici, la Nigeria contemporanea; scrive poesie, racconti, lavori teatrali, libri per ragazzi, saggi contro il Biafra e sulla tragedia degli Ogoni, un'autobiografia uscita postuma.Dagli anni ottanta si fa portavoce delle rivendicazioni delle popolazioni Ogoni, danneggiate dalle multinazionali del petrolio (in primis Shell, ma anche Agip) che inquinano il delta del Niger. Entra così progressivamente in aperto contrasto con le stesse autorità statali. Arrestato più volte non rinuncia alla lotta e si fa promotore del MOSOP (Movement for the Survival of the Ogoni People), movimento che ottiene risonanza internazionale. Arrestato con altri 8 attivisti del MOSOP, al termine di un processo farsa che ha suscitato le più vive proteste da parte dell'opinione pubblica mondiale e delle organizzazioni per i diritti umani, Ken Saro-Wiwa viene impiccato il 10 novembre 1995.