Giornalista, scrittore, regista ed editore è una delle voci più rilevanti tra gli intellettuali serbi. Strenuo oppositore al regime di Milošević, rifiutò l'arruolamento coatto durante la guerra all'inizio degli anni novanta e fu così costretto ad abbandonare il paese per un lungo periodo. Per le sue prese di posizione fu rimosso dalla direzione di NIN e subì pressioni e minacce, rischiando anche la vita.
Ora continua a vivere a Belgrado e dirige la casa editrice Alexandria da lui fondata.
In italiano si possono anche leggere due suoi racconti nella raccolta "Casablanca serba. Racconti da Belgrado", con altri di Jasmina Tešanović e Mihajlo Pantić.