È un'antologia di poesie da raccolte diverse composte in un arco di cinquant'anni, da “Sòlo mientras tanto” pubblicata nel 1950 fino a “El mundo que respiro” del 2001. Si passa attraverso tutta la gamma del reale, seguendo i tempi della vita: un Dio contestato, i problemi politici e quelli sociali, la routine da impiegato, i giochi e le invenzioni di parole, l'osservazione della natura, la poesia d'amore, l'esilio e la nostalgia. Il tutto viene espresso con un linguaggio volutamente chiaro e semplice, nel pieno, cosciente e testardo rifiuto di abbellimenti superflui e di tronfia ridondanza. Non a caso più che narratore si sente poeta e non a caso sperimenta anche l'haiku, “Rincòn de haikus”, 1999:
la poesìa
dice honduras que a veces
la prosa calla
la poesia
dice abissi che a volte
la prosa tace
pag. 262
Il testo è nell'originale spagnolo con la traduzione a fronte di Martha L. Canfield che cura anche le pagine "Tradurre Benedetti" e una intervista allo scrittore: “La poesia, la politica, l'amore: una conversazione con Mario Benedetti”. È arricchito inoltre da un'introduzione di Manuel Vàsquez Montalbàn, “Benedetti o il romanticismo dinanzi al terzo millennio” e dalla cronologia della vita dell'autore.