Interviste a palestinesi di ogni età e condizione, vita con loro nei campi profughi con le loro paure e le loro rabbie. Pochi i contatti con gli israeliani, ma emerge anche il loro punto di vista benché per lo più siano rappresentati come soldati, invasori e brutali. L'io narrante è il reporter, autoironica rappresentazione di un occidentale sbalzato dalla tranquilla quotidianità in questi gironi d'inferno. Il testo ha una introduzione di Edward Said.