Dalla prefazione di Roberto Mussapi a Il letto della straniera: "Darwish è il poeta delle parole che fanno eterna la grande lirica del Novecento, la pietà di Ungaretti, la compassione amorosa di Tagore, il magistero di Eliot. [...]Straordinarie immagini di voli, parole che sembrano scritte dalla rosa, dal fiume, un turbinio inarrestabile ma vigilato, armonizzato dal senso del canto e della voce".