da lunedì 26 marzo a domenica 1 aprile dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 Sala Thun di Palazzo Thun via Belenzani, 3 Trento
La mostra raccoglie giocattoli provenienti da diversi paesi africani: Egitto, Congo, Etiopia, Benin, Togo, Costa d'Avorio, Senegal, Kenya, Mozambico, Sudafrica, Malawi, Zambia, Mali. Sono giocattoli "senza valore", fatti con legno, latta arrugginita, ciabatte da spiaggia, camere d'aria di bicicletta. E sono dei tesori inestimabili. Tesori, non solo perché testimoniano la grande abilità, la fantasia e l'estro che i bambini africani hanno nel realizzare delle vere e proprie "opere d'arte" con mezzi poveri, ma anche perché suscitano stupore e ammirazione. E non è poco: dall'ammirazione nascono il coinvolgimento e il rispetto dellaltro. La mostra, per evitare una visione monolitica e semplificata delle culture africane, propone una sezione ricca di giocattoli acquistati nei negozi di alcune capitali africane. Testimonianza di un tipo di vita (quello della città), che si differenzia sempre più dalla vita del villaggio e che pone problematiche tipiche dellurbanizzazione: inquinamento dellaria, inquinamento elettromagnetico, nuove povertà. La mostra Giocattoli dalle Afriche, così come Mai dire squola, è prodotta dall'Associazione Mani Altri Sguardi di Verona. (www.manialtrisguardi.com) Con il sostegno della Baca di Trento e Bolzano