
di Maria Rosa Mura
Le storie dell’espatrio, dello sfruttamento lavorativo e della “tratta” dei minori italiani all’estero fra Ottocento e prima metà del Novecento e dei loro mille mestieri di strada e impieghi nelle fabbriche trovarono un alloggio sicuro, una dimora adottiva, nella coeva produzione letteraria educativa e popolare. Abitarono (e abitano) le pagine di un sostanzioso corpus di opere rivolte soprattutto alla gioventù – tra romanzi, racconti, poesie, poemi, opere teatrali e musicali – di autori italiani, stranieri e autori emigrati che scrissero direttamente dai luoghi di approdo.
Trentanove voci narranti, altrettanti universi di contatto con i libri e la lettura nel particolarissimo contesto della migrazione. Libri in fuga, che accompagnano gli uomini e le donne in fuga, anche quando ad essa non sono obbligati. Bagagli di memorie letterarie che attraversano i confini e le barriere, che accompagnano e nutrono gli attori dei ‘dislocamenti spaziali e culturali’ divenuti la cifra distintiva di questo tempo globalizzato.
Un volume appassionato, ma al contempo lucido nel descrivere le dinamiche di un conflitto su cui l’autore cerca di fare luce, non solo per amor del vero e della giustizia, ma perché la Siria è parte di lui. Uno dei temi del libro è infatti l’identità, su cui l’autore riflette in quanto figlio di un siriano musulmano e di una italiana cristiana e che impara ad accettare per quello che è, un miscuglio in cui è possibile e necessario trovare un sano equilibrio.
Il Gioco degli Specchi propone a chiunque interessato un corso di lettura espressiva in 4 + 1 appuntamenti.
Il corso è rivolto a chi ama leggere e, attraverso la lettura ad alta voce, intende vivere il piacere dell’approfondimento del testo come strumento espressivo e di incontro con gli altri. Con elementi di progettazione e regia di una lettura pubblica.
Nessun prerequisito richiesto.
Al termine del corso chi lo desidera potrà partecipare ad una lettura in pubblico prevista per il 4 giugno a Trento.
Periodo> dal 9 maggio al 4 giugno
Sebbene non si tratti di un romanzo, ma di una sorta di reportage giornalistico che racconta, senza ovviamente l'ambizione di esaurirla, l'esperienza di migrazione cinese in Europa e in particolare in Italia, il libro risulta di lettura godibile quale quella di un romanzo. Il taglio personale, in cui la giornalista racconta la sua esperienza sul campo, a contatto con i migranti cinesi a cui dà voce, rende in tal senso questo volume un oggetto ibrido al confine tra fiction e saggio.
Un volume di Stefano Allievi e Gianpiero Dalla Zuanna Numeri, dati, fatti per raccontare con un taglio pragmatico e con una prospettiva inedita il più grandioso mutamento dell’Italia di questi anni. L’Italia è diventata nel breve giro di un paio di generazioni da paese di emigrazione sostanzialmente monoculturale a grande porto di mare. Vivono oggi dentro i nostri confini cinque milioni di stranieri e l’immigrazione è da anni al centro del dibattito pubblico e dello scontro politico.