Nato Roman Lacew a Vilnius nel 1914, da famiglia ebrea, il futuro scrittore arriva a Parigi a 13 anni. Studia legge e nella seconda guerra mondiale milita come aviatore nelle forze di liberazione, diventando eroe di guerra e ottenendo la Legion d'onore. Nel dopoguerra inizia la carriera diplomatica e soggiorna per questo a lungo negli Stati Uniti. La sua seconda moglie fu la giovane e famosa Jean Seberg. Dopo il divorzio e la morte dell'attrice, si suicidò a sua volta nel 1980.
È stato scrittore molto fertile ed ha pubblicato molto con pseudonimi diversi, vincendo così per due volte il premio Goncourt: come Romain Gary per “Le radici del cielo” nel 1956 e come Émile Ajar, per “La vita davanti a sé” nel 1975. Fino alla sua morte nessuno seppe che Émile Ajar altri non era che lui.
Costa Gavras ricavò un film dal suo testo “Chiaro di donna”, interpretato da Ives Montand e Romy Schneider, mentre Moshe Mizrahi ottenne l'Oscar nel 1977 per la trasposizione cinematografica de “La vita davanti a sé” e Simone Signoret il premio César per l'interpretazione di Madame Rosa.