Momo è solo, figlio di una prostituta araba allevato da una vecchia prostituta ebrea, Madame Rosa, che lo circonda di un affetto commovente e ricambiato.
Il libro è ambientato nel quartiere parigino di Belleville, ricorda i luoghi e le situazioni multiculturali descritti da Daniel Pennac, ma ben diverso è il timbro di Gary, rispetto alla festosa leggerezza del suo epigono. Si ride leggendo e molto, per il modo incredibile in cui il ragazzino protagonista riferisce di situazioni e persone, per le parole che usa, per come rovescia con uno sberleffo le nostre sicurezze e convinzioni. C'è però in Gary un nocciolo duro di riflessione sul rapporto tra le persone (che importa da dove vengono, che religione e abitudini hanno, cosa fanno per vivere, se sono povere?), sulla saldezza e profondità degli affetti non esibiti, sul senso della famiglia, sulla vita, sulla vecchiaia e sul modo di morire.
Questa del 2010 è la 15a edizione italiana.