Una giovane donna algerina di 24 anni vive con il padre vedovo, rimasto invalido sul lavoro e il fratello sedicenne perennemente a caccia di guai nella periferia parigina teatro dei recenti scontri con la polizia. Tra piccoli lavori temporanei in attesa di un futuro migliore e le code alla prefettura per il rinnovo del permesso di soggiorno, Alhème (che in arabo significa "sogno") cerca di mandare avanti la baracca come meglio può in un mondo popolato da assistenti sociali, spacciatori, delinquenti comuni. In compagnia delle amiche cerca l'amore, ma spesso ne è delusa e si rifugia con sollievo da Tantie Mariatou, una straordinaria vicina di casa, che fa le veci di sua madre, assassinata in Algeria nel 1992. Con grande buon senso e molta determinazione Alhème riesce comunque a guardare avanti e a non arrendersi a un presente difficile.