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Aspettando il voto delle bestie selvagge

Editore: 
Tascabili e/o
Luogo di edizione: 
Roma
Anno: 
2006
Traduttore: 
Barbara Ferri

Presentazione: 

Un cantastorie africano intrattiene il suo padrone e capo, il Presidente e Generale di una imprecisata repubblica africana esaltando le sue gesta e quelle di vari personaggi a capo di altri paesi, dandogli consigli per aumentare il suo potere. È una rassegna beffarda, circostanziata e aderente alla realtà, delle varie figure di dittatori che l'Africa post coloniale ha conosciuto. La storia delle loro vite parte sempre dal servizio militare per l'ex colonia, dall'apprendimento delle tecniche di dominio e repressione, passa per l'indipendenza ed il colpo di stato, si sviluppa in un periodo di potere sanguinario e corrotto.
Questo libro importante di un autore importante, con una finzione letteraria più vera di un saggio, con la forza della satira, apre uno sguardo sull'Africa contemporanea, i suoi riti, le sue credenze, la sua saggezza ed i suoi percorsi storici, sul rapporto dell'Occidente con le nazioni africane, sul significato di ogni dittatura nel mondo.

Pagine di...: 

Tutto il testo è intessuto di proverbi africani ed ogni veglia del cantastorie si conclude con un proverbio ed una morale.
Indichiamo solo il primo come esempio, a pag. 9:
"Se la pernice spicca il volo suo figlio non resta a terra.
Malgrado la sosta prolungata di un uccello su un baobab, lui non dimentica che il nido nel quale è stato covato è nell'arbusto.
E quando non si sa dove si va, è bene sapere da dove si viene."