Molti minori sono partiti con i familiari, specie verso le destinazioni lontane, ma molti sono stati affidati dai genitori a dei 'padroni', a volte per una forma di apprendistato a volte per togliere da casa il peso di altre bocche da sfamare. Stagionali come le ciodete/i dal bellunese al Trentino, migranti di lungo periodo per lavori faticosi, pericolosi o di accattonaggio, spesso vittime di trafficanti di esseri umani, i minori italiani sono una parte rilevante della nostra emigrazione e coinvolge tutte le regioni, colpendo soprattutto le zone di montagna. Tra tutti i numeri, ciò che colpisce di più la sensibilità attuale è il concetto di età lavorativa: per l'Italia il limite minimo è 9 anni, alzato a 12 nel 1902.