Il romanzo viene presenato il 12 giugno 2009 nella trasmissione radiofonica Cammei della Rai regionale, ore 16.00.
Il primo romanzo dell'autrice è un testo fresco e significativo, con molti riferimenti autobiografici, di una donna musulmana, Sulinda, nata in Italia da genitori arabi, sposata con un arabo e madre di due bimbe, che si confronta e scontra quotidianamente con gli stereotipi e le contraddizioni che la sua condizione comporta. Il pregio sta nel fatto che lo fa non smettendo mai di sorridere e di far sorridere. Questo romanzo riporta sulla scena il problema delle cosiddette seconde generazioni in Italia, che giuridicamente non vengono riconosciute e che per restare nel paese in cui sono nati dipendono da un permesso di studio. Vengono sottolineati così una serie di paradossi, legislativi ma non solo, di un paese che non valorizza cittadini che grazie alle loro doppie o plurime appartenenze sono portatori di ricchezza e prospettive nuove e che indicano, con il loro esserci, la strada della società del domani.