Il testo raccoglie una selezione di poesie, in polacco con a fronte la traduzione italiana, che vanno dal 1956 al 1982. Molte le riflessioni sul potere; sulla dittatura, mostro che non si vede se non dalle sue vittime; sull'eternità che non invidia agli dei e al paradiso; sul suo paese, in cui non può non tornare, per la dolcezza della memoria e nella speranza di dare risposte.
....vede già
il confine
il campo arato
le omicide torrette di guardia
i fitti cespugli di filo spinato
ed è
ormai
solo
nello scrigno
di tutte le sventure
quindi perchè torna
chiedono gli amici
del mondo migliore...
Il signor Cogito, Ritorno