Tu sei qui

A sud di Lampedusa

Editore: 
Minimum fax
Luogo di edizione: 
Roma
Anno: 
2008

Presentazione: 

Un reportage che nasce da lunghi viaggi, cinque anni in cui Stefano Liberti si fa prendere dall'ossessione di conoscere le rotte della migrazione, di capire la vita dei migranti africani, le loro strategie per viaggiare e sopravvivere. Incontri e interviste sul campo dal Niger alla Mauritania al Senegal all'Algeria al Marocco fino alla Turchia. Scritto con mano felice e, ahimè, avvincente come un romanzo in cui l'eroe attraversa mille peripezie per arrivare alla sua meta o tragicamente perire, questo testo è anche l'autoanalisi di un europeo pensoso che riflette sul proprio mestiere di giornalista, sul valore delle testimonianze che raccoglie e l'uso che ne verrà fatto, sugli effetti politici che determinano. Sulle responsabilità dei governi europei che con il loro sostegno economico delegano compiti di polizia anti immigrazione ad altri paesi senza curarsi se rispettino o no i diritti dell'uomo, pur di creare una gigantesca barriera intorno ai propri confini.
Ma l'invasione è reale o creata dai media e dai reporter stessi per giustificare il proprio lavoro? Per autogiustificare con la tragedia e lo scoop il proprio diritto di esistere?
All'avamposto estremo dell'Italia Liberti testimonia che Lampedusa non è un'isola di immigrati, non è un'isola di sbarchi. È l'unico posto in Italia in cui non ci sono: gli immigrati vengono recuperati in alto mare, gli sbarchi sono indotti. Tutto sull'isola è nascosto, anche il deposito di quelle che non sono carrette del mare.