(1936-2024) Nato a Gjirokaster, in Albania. Laureato in Lettere all'Università di Tirana, ha perfezionato gli studi all'Università "Gorkij" di Mosca. Kadare ha sempre partecipato alla vita letteraria del suo paese, ed alla discussione e risoluzione dei gravi problemi sociali e politici nazionali dell'Albania. Insieme a Dritero Agolli e Fatos Arapi negli anni '60-'70 formavano un trio famoso di poeti che ha elevato ad alti livelli la poesia albanese, in particolar modo quella poesia che si scriveva dentro i confini della madre patria. Nell'ottobre del 1990, quando la dirigenza comunista non intraprendeva nessuna riforma democratica nell'Albania oppressa ed isolata, Kadaré per esprimere pubblicamente a livello internazionale la propria disapprovazione, ha chiesto asilo politico in Francia. È stato varie volte candidato al Premio Nobel e la sua opera è stata tradotta in più di 60 lingue. Autore di numerose raccolte di poesie e di romanzi, scritti a partire dagli anni Sessanta. Ne segnaliamo alcuni.
La commissione delle feste, Besa Editrice, Nardò (LE) 2000.
Il ponte a tre archi, Longanesi, Milano, 2002.
Tre canti funebri per il Kossovo, TEA libri, Milano, 2003.
Freddi fiori d’aprile, Longanesi, Milano, 2005
Eschilo, questo grande perdente, Controluce, Nardò (LE), 2008.