Nella storia del padre dell'autrice la vicenda della nostra emigrazione di inizio Novecento, del mito di un'America che illude e respinge, mito speculare a quello che la nostra Italia di questi anni offre, delusione inclusa, a molti immigrati.
Il lungo viaggio sul bastimento dei nostri emigranti, le diverse classi di passeggeri, i valzer che risuonano, l'arrivo a Long Island e l'inizio di una vita di lavoro troppo dura per un adolescente.
Un compagno, che non può più usarla in seguito ad un infortunio, gli regala la sua fisarmonica, impara a suonarla da solo, se ne va da quel lavoro da schiavi in ferrovia, arriva nella grande San Francisco dove anima feste e matrimoni degli italiani. Quando derubato e piegato dalle difficoltà non riesce più a guadagnarsi da vivere e nemmeno a sopravvivere in qualche modo, rompe il vetro di una panetteria per farsi arrestare con l'idea di trovare un riparo in prigione. Ma la realtà sarà ben più dura di quanto si aspettava.
LASCIARE L'ITALIA
Gildo viene rasato prima della partenza, pgg. 9-11
IL VIAGGIO E L'ARRIVO
Sul bastimento, le difficoltà della terza classe e le gioie della musica, pgg 79-84
L'arrivo a Long Island, pgg. 89-97
VITA NEGLI USA
La gioia della musica, pgg. 136-139
La musica diventa un lavoro, pgg. 220-222
La fisarmonica non è più di moda, pgg. 370 sg.