di Raffaele Crocco
Vi prego di non pensare sia retorica: parlare di come è nato, di come vive e cresce l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo è davvero parlare di una splendida follia nell’editoria italiana. Che lo scriva chi – cioè io – lo ha pensato, voluto e messo in piedi può sembrare quanto meno scorretto e comunque apparentemente poco obiettivo. Spero di dimostrarvi che non è così.
Dal 2009, anno di prima uscita, l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo è un annuario distribuito in circa 4.300 copie in tutta Italia. Informa sullo stato dei conflitti che si combattono sul nostro pianeta, arrestandosi al 31 dicembre dell’anno prima.
A scriverlo sono giornalisti e inviati di guerra, una quarantina, che a titolo praticamente gratuito – hanno solo un piccolo rimborso spese, proprio da quest’anno – cercano di costruire uno spazio dedicato unicamente all’informazione sugli Esteri, rivolgendosi soprattutto ai ragazzi.
Per creare uno strumento giornalistico “fuori norma”, ad editarlo pensa l'associazione 46mo Parallelo. Ad aiutarci ci sono l’Associazione Ilaria Alpi, Associazione ASAL, Tavola della Pace, Arci, Banca Etica, Amnesty International Italia; la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco; l’Alto Commissariato per i Rifugiati; il Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali di Roma (Cdca); Medici Senza Frontiere, l'Università di Firenze, Me.Mo.
La follia di cui parlavo all’inizio sta nella somma di quanto vi ho raccontato: la distribuzione è seguita dalla Associazione, che è anche editrice. Chi scrive non guadagna, i materiali sono forniti gratuitamente. L’obiettivo non è l’utile, ma la “distribuzione dell’informazione”. Un caso anomalo, senza santi a proteggerci le spalle. Funziona? Da sei anni, sì.
Ora, c’è la sesta edizione in libreria e in distribuzione. L’abbiamo dedicata ai giornalisti uccisi. Racconta di 33 guerre. Poi, c’ è uno Speciale sui conflitti ambientali curati dal CdCa, lo Speciale “Donne e Guerra” con il reportage fotografico di Mario Boccia e la ripresa dei dossier sulla Svolta Islam - con un nuovo glossario sui termini legati al mondo islamico - e sulla pirateria.
Novità importante, quest'anno, è l'avvio della collaborazione con il professor Giovanni Scotto e il suo gruppo di lavoro all'università di Firenze: hanno inserito, in ogni continente e scheda conflitto, una analisi su quanto si sta facendo di positivo per tentare di uscire da quelle crisi e trovare la pace.
Inoltre, tornano dopo due anni le tavole di Flora Graiff, con Kako, il personaggio che ha inventato e che racconta il suo modo di interpretare la pace.
Infine, come ogni anno, 1 euro per ogni copia venduta sarà destinato al sostegno delle operazioni di aiuto ai rifugiati promosse dall’Alto Commissariato per i Rifugiati.
Per info www.atlanteguerre.it