Il romanzo di Pellegrini ritorna su una questione cara all'autore, l'emigrazione italiana all'estero. Sullo sfondo di tale tema si snodano le vicende di alcuni personaggi, Tisaura, Sideo, Morena, le cui vite sono attraversate da vicende di grande portata sulle quali il testo ha il pregio di far riflettere.
Si tratta di un lavoro multimediale scritto e coordinato da Tiziana Grassi, scrittrice ed autrice per Rai International, da Catia Monacelli, antropologa e direttrice del Museo dell’Emigrazione “Pietro Conti” di Gualdo Tadino (Perugia), e da Giovanna Chiarilli, giornalista, sceneggiatrice ed autrice per Rai International.
Nella storia del padre dell'autrice la vicenda della nostra emigrazione di inizio Novecento, del mito di un'America che illude e respinge, mito speculare a quello che la nostra Italia di questi anni offre, delusione inclusa, a molti immigrati.
Il lungo viaggio sul bastimento dei nostri emigranti, le diverse classi di passeggeri, i valzer che risuonano, l'arrivo a Long Island e l'inizio di una vita di lavoro troppo dura per un adolescente.
Roberta Yasmine Catalano ha vissuto quindici anni in Marocco ed ha raccolto le storie degli italiani che vi risiedono o che vi sono legati. Non si tratta di una analisi storica, ma proprio dell'intento dichiarato e commosso di far riemergere nel ricordo tanti italiani emigrati, di dar voce a chi viene del tutto ignorato dalla storia nazionale, a quegli “italiani del Marocco che sembrano non essere mai esistiti”.
Il romanzo, di ispirazione autobiografica, tratta 50 anni di vita della famiglia Simone emigrata in America del nord, a partire dalla fine dell'Ottocento; sullo sfondo, gli eventi mondiali che a partire da quella data hanno condizionato le vite di milioni di persone.
Questo libro si legge d'un fiato, la struttura narrativa è semplice, lettere che rimbalzano dalla Sardegna all'Argentina, da Buenos Aires a Olai. Siamo all'inizio del '900. Grazia parte per raggiungere il marito ed i fratelli, i suoi tre figli nascono argentini, mescolano con naturalezza tre lingue. La sorella Antonia resta con la madre e anche quando questa muore non potrà mai raggiungere i familiari perchè malata di epilessia e dunque non ammessa nel paese.
Mario Perrotta dal 2002 si dedica a tempo pieno alla raccolta di testimonianze orali degli ex-emigranti salentini e, più in generale, italiani, registrando oltre 150 ore di racconti straordinari presentati in spettacoli e trasmissioni radiofoniche, quasi un poema popolare.
È un testo che raccoglie scritti di tipo e qualità differenti. Risulta prezioso per il panorama ampio che offre sulla realtà dell'immigrazione a Torino, ma soprattutto per la varietà di lingue che lo intessono, a volte riportate nella scrittura a mano originale fornendo così anche un particolare e gradevole effetto grafico.
Il breve romanzo è presentato nella trasmissione radiofonica Cammei della Rai regionale l'8 maggio 2009.
Negli anni '30 del secolo scorso si afferma la presenza di autori italoamericani nella letteratura degli Stati Uniti.