
Il terzo romanzo dello scrittore nato a Sarajevo ruota attorno alla figura che ne dà il titolo, un padre che racconta se stesso in prima persona, guardandosi da fuori, come se fosse un altro. Il padre del titolo, infatti, è anche voce narrante, che crea, in un gioco di distanze ed accostamenti, un’immagine complessa e confusa di sé.
Un atterraggio sulla luna, un allunaggio appunto, è ciò che vive il protagonista del romanzo dello scrittore rumeno Mihai Mircea Butcovan, che, catapultato in Lombardia, ha la sensazione di essere finito in un altro mondo. Le atmosfere, le sensazioni, le descrizioni che si hanno in questo diario un po’ atipico, in cui all’inizio di molti capitoli spicca l’assenza di data e luogo, sottolineata dall’autore con la dicitura «manca la data», trasmettono al lettore la sensazione di estraneità e sperdimento, smorzata sempre dalla vena ironica e burlesca che non abbandona mai la scrittura.
Incalzato da Claudio Bazzocchi, Fatos Lubonja ripercorre le tappe della sua esistenza e analizza nel contempo la storia contemporanea dell'Albania. Figlio di due esponenti della nomenclatura albanese, il padre direttore negli anni settanta della televisione nazionale, ebbe ampio accesso alla cultura internazionale e imparò presto anche lingue straniere. Quando l'Albania si isolò sempre di più allontanandosi anche dalla Cina, Hoxha perseguitò chi aveva favorito uno sviluppo liberale e quindi anche il padre di Fatos.
Quattro sorelle reagiscono in modo diverso alla ferocia della dittatura (in questo caso di Trujillo, nella Repubblica Dominicana), secondo la loro differente natura, la loro religiosità ed i loro rapporti con i mariti. Il termine ‘farfalle’ si richiama alla dolcezza della natura (e della vita), ma è anche il nome di battaglia di tre delle sorelle, personaggi storici realmente esistiti che attraverso l’immaginazione l’autrice fa rivivere nella loro realtà profondamente umana.
I legami tra il mondo maghrebino e gli antenati andalusi vengono rievocati nel primo racconto che dà il titolo alla raccolta, in un’atmosfera onirica tra sogno e realtà. È il mito del ritorno nelle case andaluse abbandonate, mantenuto vivo dalla perfetta ricostruzione delle stesse, da quella chiave dell'antica casa, elemento sacro e centrale delle nuove dimore.Di argomento diverso gli altri racconti:la società beduina della Siria in lotta per i pozzi ed i pascoli.
Dalla sua camera è scappata un’ombra, lei stessa ne ha confessato il nome: quello che è scappato è quasi un figlio per il vecchio marito che l’ha accolta nella sua casa, profuga del ’67 da Porto Said. Un delitto d’onore sembra imporsi ed è quello che tutti si aspettano. Ma il marito indugia a lungo nella sua vendetta e la realtà ha infinite, diverse sfumature. Nel 2004 il romanzo è stato riedito sempre per lo stesso editore.
La scimmia che si arrabbia con lo Spirito che mangia gli animali e con l'aiuto del colibrì gli ruba la luce che gli permette di cacciare anche di notte; il diluvio amazzonico con i due sopravvissuti che ripopolano il mondo; l'armadillo che pensa di poter volare con ali posticce incollate con cera d'api, ma che precipita quando il calore del sole la scioglie...Sono quindici brevi racconti che riprendono temi tradizionali con cui le tribù amazzoniche personificano la natura e spiegano eventi naturali.