
Un cerchio che si chiude. Potrebbe essere questa un’immagine che la lettura di Umbertina ispira. Un romanzo che dipinge, senza eroismi né compassione, una saga familiare che si snoda lungo quattro generazioni e che vede le donne motore degli eventi. Umbertina è una giovane calabrese che vive in un misero paese dell’interno, Castagna, e che da giovane sposa parte con il marito alla volta degli Stati Uniti, alla fine del XIX secolo.
Il romanzo è presentato il 15 maggio 2009 nella trasmissione radiofonica della Rai regionale Cammei.
E’ un racconto tradizionale peul. Un leprotto pigro, spinto dalla madre, riesce ad arrivare fino al cielo ed ottiene il dono dell’astuzia. Lo usa per ingannare gli altri animali e farsi servire. Quando ambisce a diventare re del creato, contro i consigli della madre, Dio lo punisce. Testo bilingue in italiano e francese.
Wangrin, giovane diplomato nella ‘scuola degli ostaggi’, dove le autorità coloniali francesi inviavano i figli dei notabili africani, comincia la sua attività come maestro di scuola. Diventa poi interprete e sempre più potente e ricco attraverso infinite avventure ed intrighi, ma conclude la sua esistenza da ‘straccione e filosofo’. Sospeso tra la dimensione epica e quella picaresca, il romanzo offre uno spaccato vivo delle abitudini nella società coloniale francese d’inizio Novecento ed un documento delle tradizioni africane a metà strada tra animismo e Islam.
Queste pagine ci danno conto della vita familiare e di quella pubblica di Latina al-Zayyat, una donna che partecipa con impegno alla vita politica del suo paese, l'Egitto. La storia della grande casa dei nonni è la storia del degrado e della rovina economica di questa famiglia di armatori di velieri rivista nei racconti della nonna.
Si tratta di memorie che la voce narrante, Martha Nasibù, ha ricostruito scavando nel suo passato, sostenuta in questo dallo stesso Del Boca. La prima parte del romanzo è dedicata alla figura del padre e agli avvenimenti precedenti l’invasione italiana del 1935. La seconda parte invece descrive l’esilio di otto anni (dal 1936 al 1944) a cui sono costretti Martha, la madre (rimasta vedova) e i quattro fratelli.
Il romanzo è stato presentato nella puntata di Cammei in onda il 10 aprile 2009 sulle frequenze della radio Rai regionale.