
Questo libro per ragazzi, di gradevole (e consigliata) lettura anche per gli adulti, apre le porte sul mondo interiore di una diciassettenne sbalzata dallo Sri Lanka in una nuova vita a Roma. A 13 anni ha raggiunto i genitori emigrati dal loro paese per cercare lavoro e mantenere dignitosamente i figli. Senza aver potuto scegliere, si trova in una realtà completamente diversa, ad affrontare le difficoltà della lingua, della scuola, di stabilire nuove e appaganti relazioni umane.
Il nostro abituale viaggio per conoscere, in questa occasione, qualcosa in più della Polonia, delle sue tradizioni e dei suoi abitanti.
Un piccolo libro ambientato nella travagliata terra palestinese, di cui riflette in parte i conflitti. Curiosi i personaggi che abitano questo romanzo, dall'atmosfera sospesa e talvolta al limite dell'incredibile.
Si può descrivere un intero paese in poche battute di stampa, in poche pagine? Testimoniare quanto si è conosciuto in lunghi anni di amorosa indagine e farlo comprendere ad altri? Per l'autrice non è possibile, ma ciononostante, attraverso questi quattordici racconti, tenta di trasmettere frammenti della sua conoscenza. Il fatto è che i nostri due mondi si conoscono troppo poco e questo è, anche per il futuro, foriero di innumerevoli, possibili tragedie.E' necessario che qualcuno scavi per raggiungere il livello profondo dove le differenze si annullano.
Un colloquio con la madre ed il quadro di una donna, una tra le prime pittrici moderne siciliane, e di una famiglia che costituisce un punto di riferimento per la vita culturale italiana. La rievocazione, dolorosa, si impernia sugli anni dell'infanzia dell'autrice, quando l'intera famiglia, bambine comprese, fu tenuta prigioniera dai giapponesi a causa dell'antifascismo dei genitori. Nella seconda parte il diario, essenziale ed intenso, che la madre aveva tenuto nel primo periodo di prigionia.