E’ l’educazione alla modernità e al comportamento femminile di una madre marocchina da parte dei due figli adolescenti. La madre, orfana, sposatasi a 13 anni, vissuta sempre dentro le mura di casa seguendo i suoi doveri di moglie-madre-casalinga d’altri tempi (di quelle che ancora tessono e si fanno da sole i vestiti), viene progressivamente portata all’aperto, iniziata alla libertà, al consumo, alla cultura. Quella che era una timida, ignorante, spaurita creatura (anche se creativa e fantasiosa) diventa un po’ alla volta una persona autonoma capace di decidere, di valorizzare le sue doti.
In questo libro non si parla in realtà dell’ispettore Alì, ma del suo celebre e ricco autore che dopo vent’anni è tornato a vivere nella sua città con la bella moglie scozzese ed i loro due figli. Due suoceri piombati da un mondo incommensurabilmente lontano creano un gioioso contrappunto che dà più profondità al quadro.Lo scrittore ama la sua città, gode del suo mare.