È il secondo libro edito da Passigli delle poesie della scrittrice, in edizione bilingue, italiano-russo. Il primo è una selezione delle poesie scritte dal 1921 al 1933. Nei versi affiorano i temi dell'esilio, della partenza con un biglietto di sola andata, del ricordo mitico della Pietroburgo in cui è nata, del paradiso da cui fu cacciata, della separazione così come teneri ritratti dell'amore e dell'amicizia ed echi di grandi letterati, russi ed europei.
La traduttrice Laura Branchini ci spiega che questo volumetto di poesie fu redatto tra il 1983 e l'84 quando Gelman era profugo in Europa e rappresenta una sorta di ri/scrittura di poeti antichi, come precisa nell'exergo anche l'autore. Dice di chiamarle "Com/posizioni" perchè ha introdotto cose sue nei testi scritti da grandi poeti secoli prima: "fui colpito dalla loro visione dell'esilio, e aggiunsi - o cambiai, camminai, offrii - ciò che io stesso sentivo, come contemporaneità e compagnia? mia con loro? a rovescio?
È un'antologia di poesie da raccolte diverse composte in un arco di cinquant'anni, da “Sòlo mientras tanto” pubblicata nel 1950 fino a “El mundo que respiro” del 2001. Si passa attraverso tutta la gamma del reale, seguendo i tempi della vita: un Dio contestato, i problemi politici e quelli sociali, la routine da impiegato, i giochi e le invenzioni di parole, l'osservazione della natura, la poesia d'amore, l'esilio e la nostalgia.
La sua ultima opera pubblicata in Italia nel 2004, e forse la più importante e completa, è questa antologia con testo a fronte, la prima parte in serbocrato, che l'autore considera 'la lingua delle mie memorie', il resto in sloveno.
Scrive Sinan Gudzević nella prefazione al libro che Osti, anche se ferito dagli orrori della guerra nella sua intimità più profonda, è rimasto poeta anche in quelle drammatiche circostanze e soprattutto poeta d'amore, come dimostrano molti testi qui raccolti.
Sono raccolte in questa esauriente antologia più di sessanta composizioni poetiche di Ana Blandiana, scritte tra il 1966 e il 2000. Dimostrano la sua capacità di usare la parola nonostante le difficoltà del periodo in cui si trova a vivere. “Voglio toni chiari, voglio parole chiare”, “Ho sempre creduto che la poesia debba non tanto risplendere, quanto illuminare.” “La poesia è ciò che mi ha dato, come un sesto senso, la sensazione della presenza dell'”altro” nel mondo circostante. L'altro mi guarda dalle pietre, dalle piante, dagli animali, dalle nuvole..”
l volume raccoglie una selezione dei migliori testi di Gëzim Hajdari. Tutto ritroviamo tra le pagine di quest’antologia: gli anni di lotte per la libertà e la democrazia dell’Albania, l’incertezza di una nuova vita da ricostruire in un'altra patria, gli studi infiniti su mille e mille pagine, viaggi in Oriente e nel sud del mondo.
Lo stesso editore ne pubblica anche la versione in albanese
La sua poesia, pur guardando alla tradizione, ne prende le distanze con quella sua estetica delle semplici cose, quell’attenzione al quotidiano, alle problematiche giovanili, alle dolorose questioni legate ai recenti conflitti che la fanno assurgere a nuova forza sociale. Il lessico, intriso di lemmi biblici, si colora di espressioni slang, si lascia influenzare della vicina cultura araba L'antologia raccoglie più di trenta poesie scritte in un arco temporale di dieci anni. bilingue italiano-ebraico
Dalla prefazione di Roberto Mussapi a Il letto della straniera: "Darwish è il poeta delle parole che fanno eterna la grande lirica del Novecento, la pietà di Ungaretti, la compassione amorosa di Tagore, il magistero di Eliot. [...]Straordinarie immagini di voli, parole che sembrano scritte dalla rosa, dal fiume, un turbinio inarrestabile ma vigilato, armonizzato dal senso del canto e della voce".
Una raccolta di poesia che raccoglie testi di Mihai Mircea Butcovan e Marco Belli. Una fotografia caratterizzata da due esperienze esistenziali complementari che insieme riflettono sul passaggio dal comunismo al consumismo, vent’anni dopo la caduta del Muro di Berlino. Un testo incisivo che vuole cogliere contraddizioni e responsabilità di una società alla ricerca di nuove forme di cittadinanza.
Un’antologia in cui l’autrice ripropone alcune sue poesie precedentemente pubblicate e le traduce dal portoghese all'italiano e viceversa, esempio di quella convivenza linguistica e di quel biculturalismo che la contraddistingue Il testo è arricchito da una nota finale," Fra due geo-grafie", sullo sguardo e la scrittura di chi si muove in più mondi con importanti riflessioni sulla lingua. È una forte ed esplicita poetica. bilingue italiano - portoghese