
Il video propone le testimonianze di ventitre donne trentine o di origine trentina di diverse fasce di età, raccolte fra Stati Uniti e Canada, che raccontano in prima persona alcuni aspetti della loro esperienza nel mondo dell’emigrazione: l’entusiasmo o la disperazione di fronte all’impatto con una realtà totalmente diversa da quella trentina, le fatiche per conciliare lavoro e famiglia, la speranza di creare migliori prospettive per i figli, la nostalgia per i luoghi d’origine, la volontà di tramandare valori e principi morali imparati dai genitori, l’importanza della solidarietà per trovare conforto e stimoli per affrontare le situazioni difficili, le opportunità di emancipazione offerte dalla nuova patria, l’intuito e l’intraprendenza femminile messe al servizio della comunità, attraverso il lavoro e l’impegno nell’associazionismo.
Il video è stato prodotto dall’Associazione Trentini nel mondo onlus in occasione della diciottesima “Convention ITTONA” che si è svolta a Solvay (New York – USA) nel 2008, l’appuntamento che ogni due anni riunisce in una diversa località del Nord America i Circoli trentini di Stati Uniti e Canada.
È un’analisi dei pregiudizi che hanno accompagnato nei secoli la migrazione italiana, banchieri fiorentini e mercanti di Venezia, artisti e nobili come operai e lavoratori. Ambigui e infidi, accusati di machiavellismo, mafiosi e terroristi, gli italiani emigrano nel mondo portandosi incollata una cattiva fama che li colpisce non solo con epiteti ed ingiurie, difficoltà e veti, ma anche in modo più tragico
togliendo loro la vita. Il testo ricostruisce questi fatti e dà conto dell’immaginario che si
L’Italia del dopoguerra ottiene dall’ONU l’incarico di amministrare la Somalia e di preparare l’ex colonia all’indipendenza ed alla democrazia. Non è però cambiata la mentalità coloniale e sono addirittura presenti i funzionari fascisti di un tempo. Troppe sono nel governo italiano le preoccupazioni per la situazione internazionale, la volontà di garantirsi legami e vantaggi per il futuro, anche formando una classe dirigente italofona. Deboli invece gli sforzi per risolvere i problemi della Somalia e per avviare davvero un processo democratico.
Numero monografico della rivista Narrativa che raccoglie numerosissimi contributi scientifici sul tema del postcoloniale nella più recente letteratura italiana contemporanea.
Un testo molto ricco di spunti, bibliografia e interpretazioni in un ambito che ottiene un interesse crescente all’interno degli studi d’italianistica a livello nazionale e internazionale, grazie anche alla pubblicazioni negli ultimi anni di testi narrativi in lingua italiana incentrati sul colonialismo italiano.
Andrea e Fiorenza, attori, con un figlio piccolo, sono a Šutka, una località vicino alla capitale della Macedonia, abitata quasi esclusivamente da Rom. Vogliono conoscere e capire questa comunità, qui particolarmente libera di esprimersi, e lo fanno lentamente analizzando tutti i propri preconcetti e le diverse sfumature della realtà. Instaurano rapporti di amicizia in particolare con una famiglia, di cui raccontano le vicissitudini e aprono un percorso di riflessione con un gruppo teatrale Rom.
Saponari, docente di Storia del cinema italiano all’università di Bari, ripercorre nelle pagine dell’introduzione il racconto che il cinema italiano ha fatto dell’emigrazione esterna, di quella interna all’Italia e dell’immigrazione, fornendo molte indicazioni delle opere prodotte dal dopoguerra fino ai nostri giorni. Passa poi ad analizzare nel dettaglio alcuni film significativi, da Il cammino della speranza del 1950 a La sconosciuta o Nuovomondo del 2006.