
Il Gioco degli Specchi augura un sereno 2012 a tutti e tutte gli italiani, vecchi e nuovi.
Una serie di racconti che per voce di un funzionario (reale) dell'ufficio immigrazione della Questura di Verona descrivono la condizione di molti immigrati, le difficoltà che la legge impone e che la vita stessa in un paese nuovo implica. L'originalità sta nel punto di vista di chi scrive, che dipinge con umanità sia i suoi "utenti" che il lavoro stesso, lavoro che quotidianamente rischia di venire disumanizzato da pratiche burocratiche, carenza di mezzi, difficoltà di ogni genere.
La raccolta dei saggi della studiosa del CNR, attiva collaboratrice de Il Giardino dei Ciliegi di Firenze e della Società Italiana delle Letterate, indaga lo sfaccettato tema della scrittura di donne migranti, in una serie di contributi su differenti esperienze di scrittura, a testimonianza dell'eterogeneità e della complessità di tale fenomeno letterario,difficile da inquadrare in rigide griglie, ma che, al contrario, resiste alle stesse e le sfida.
In questo primo avvicinarsi alla fiction Andrea Segre mantiene un tocco delicato da osservatore, parla di sentimenti, ma resta importante il suo sguardo sociale, la sua visione dell'ambiente, l'occhio puntato al paesaggio lagunare veneto. La storia è quella di Shun Li che confeziona quaranta camicie al giorno in un laboratorio tessile della periferia romana e all'improvviso viene trasferita a Chioggia, per lavorare come barista in un’osteria. Il suo sogno è il volto del suo bambino di otto anni che spera di far venire in Italia. Col nuovo lavoro è costretta a imparare l'italiano e comincia a prendere contatto con le persone che giornalmente incontra. In particolare si avvicina a Bepi, un pescatore di origini slave, ma il contesto sociale non accetta ancora che le persone superino confini etnici e culturali. Né la comunità cinese né quella chioggiotta vedono di buon occhio una identità personale indipendente e contaminata.
La storia sembra nascere dalle osservazioni di Segre, legate alla sua sensibilità per le migrazioni e per il suo territorio, il Veneto. Il regista dice infatti di aver notato una barista cinese in una tipica trattoria di pescatori veneti. “Quale genere di rapporti avrebbe potuto instaurare in una regione come la mia, così poco abituata ai cambiamenti? Sono partito da questa domanda per cercare di immaginare la sua vita”.
Il gruppo giovanile " Globuli Rossi " ,
per sostenere la campagna "L'Italia sono anch'io ", organizza un reading di poesie anche in lingua originale.
Il Gioco degli Specchi.collabora con piacere.
Per avere maggiori informazioni o prenotarsi:
Sofia Verza <sofyve@libero.it>
Si tratta di un testo scritto nel 1999 e tradotto solo nel 2011, da Mesogea, casa editrice che da anni si occupa di far conoscere ai lettori italiani autori appartenenti alle sponde del Mediterraneo.
Nasce dalla reale esperienza di "irregolare" dell'autore, giornalista in Marocco, che ha sperimentato per tre anni la clandestinità, il lavoro nero, la paura e la misera, nonchè la nostalgia del ritorno. Ritorno che intra e extra testo avverrà, ma senza, perlomeno intra testo, i successi che ogni migrante spera di conquistare, esibendo i frutti delle sue fatiche a casa.
ll Gioco degli Specchi racconta i suoi libri alla libreria universitaria Drake
Il Gioco degli Specchi organizza presso la libreria universitaria Drake in via
Verdi 7 a Trento una serie di incontri in cui i suoi esperti raccontano al pubblico i loro libri preferiti.
ll Gioco degli Specchi racconta i suoi libri alla libreria universitaria Drake
Il Gioco degli Specchi organizza presso la libreria universitaria Drake in via
Verdi 7 a Trento una serie di incontri in cui i suoi esperti raccontano al pubblico i loro libri preferiti.