
Questa monografia sull’opera in lingua portoghese e italiana di Julio Monteiro Martins (arricchita da un’intervista esclusiva con l’autore e da cinque suoi racconti inediti) ha lo scopo di riempire un vuoto importante: la mancanza, in Italia, di approfonditi studi linguistico-testuali sugli autori della cosiddetta “Letteratura della migrazione”, che da vent’anni trasforma radicalmente il profilo letterario del nostro paese.
Proiezione del documentario “18 IUS SOLI ", 18 storie di ragazze e ragazzi nati e cresciuti in Italia, ma figli di immigrati e quindi non riconosciuti come cittadini italiani.
In adesione alla campagna “L'ITALIA SONO ANCH'IO” , www.litaliasonoanchio.it
i volontari danno informazioni e raccolgono firme per due proposte di legge di
iniziativa popolare sulla cittadinanza e il diritto di voto per le persone di
origine straniera.
In adesione alla campagna “L'ITALIA SONO ANCH'IO”
i volontari danno informazioni e raccolgono firme per due proposte di legge di
iniziativa popolare sulla cittadinanza e il diritto di voto per le persone di
origine straniera.
LA MEDESIMA INIZIATIVA SI SVOLGERA' ANCORA ALLA LIBRERIA DRAKE IL 2 FEBBRAIO, ALLE 18.00
È dai primissimi anni '90 del secolo scorso che le migrazioni di donne, uomini e bambini verso l'Italia iniziano a fare la loro comparsa nella narrativa per ragazzi. Albi illustrati, racconti, romanzi, edizioni per la scuola, che narrano l'esperienza migratoria nelle sue molteplici fasi e sfaccettature: dal viaggio di individui e famiglie in cerca di futuro ai tortuosi cammini di inserimento nella nuova realtà, dalla complessa convivenza multietnica nei quartieri ai conflitti identitari dei figli dei migranti.
Questo è il terzo volume della “Trilogia degli schiavi”: ne “La costa degli schiavi” Hansen raccontava di migliaia di esseri umani fatti prigionieri per essere venduti, ne “Le navi degli schiavi” la terribile traversata dell'Atlantico, qui ricostruisce la terribile condizione nelle piantagioni di canna da zucchero nell'arco di due secoli.
Siamo nelle Isole Vergini, nel mar dei Caraibi, a est di Portorico, possedimenti danesi fino al 1917 quando furono vendute agli USA, ora nota meta turistica e paradiso fiscale.
A partire da un fatto realmente accaduto, il terremoto che distrusse nel 2003 Bam, città iraniana caratterizzata da una antica fortezza, si snodano le vicende di un nonno e della sua giovane nipote, unici sopravvissuti della numerosa famiglia. La ragazzina, autistica, si caratterizza per una bellezza fuori dal comune, che la farà precipitare nel traffico di giovani donne destinate a soddisfare ricchi e oscuri personaggi.
È un libro di memorie e di atmosfere, da cui emerge a tessere di mosaico l'immagine di una famiglia con tutte le sue ramificazioni (“ho già versato una discreta quantità di cenere in questa enorme urna di famiglia”) e insieme di una lunga epoca storica. Non c'è un racconto avventuroso, una storia d'amore avvincente, un mistero da chiarire, ma non si riesce a staccarsi da queste pagine di grande letteratura, fitte anche di continue riflessioni sulla scrittura, sulle sue modalità espressive, sul suo significato.