
Saggi, colloqui e narrazioni sulla nuova umanità ancora in gran parte clandestina, migrante e ribelle che si affaccia sul teatro del mondo.
Una raccolta di racconti di scrittori immigrati in Italia, in cui più voci ed esperienze nelle migrazione si affiancano.
Come fa la gente dell’Europa occidentale, la gente come noi, a pensare oggi gli irakeni e i cinesi, gli americani del nord e i caraibici e quelli del sud, i nigeriani e i ceceni, gli indigeni maya del Chiapas, i mapuche della Patagonia o gli aborigeni australiani? Che libri deve leggere e film vedere e musiche ascoltare per avviarsi a capire quelli che ci ostiniamo a chiamare “altri” e le loro storie, insieme alla nostra? Le storie del colonialismo, delle migrazioni, dei rapporti e delle miscele tra le civiltà, ad esempio? È questo che significa “interculturale”?
Raccolta di poesie in italiano e tedesco sui temi dell’emigrazione e della lontananza, ma non solo.Gli influssi delle presenze di altre culture permettono all'autore un allargamento di orizzonti, gli offrono altri interessi, al di là di pregiudizi sociali e nazionali.
La vecchia casa della nonna, grande ed accogliente, divisa in due dall’astio di due fratelli è l’immagine del grande subcontinente indiano. Dacca e Calcutta sono l’immagine speculare l’una dell’altra: la loro storia recente viene rivissuta nell’ambito di una famiglia di giovani cosmopoliti e di figli di quella borghesia che può permettersi gli studi in Gran Bretagna, ma che è profondamente segnata dall’evento tragico della spartizione.
Un villaggio di cui non è definito il tempo ed il luogo, ma vivo di personaggi dominati da una vecchia con la fama di maga. Da lì parte il giovane nipote che rifiuta i suoi poteri e cerca invece di capire da solo il senso della vita. Questo il racconto ricostruito da un dottore e da un avvocato, nei nostri luoghi, nei nostri tempi, in presenza di un misterioso paziente.
Alcuni adolescenti si sforzano di far gruppo e di sopravvivere ai quotidiani orrori della guerra poggiando sui vincoli affettivi. Ma in un momento i legami vengono annientati e sembra prevalere la paura di intrecciarne degli altri.