
E' la storia dell'Albania rievocata in una pagina emblematica: l'inizio del conflitto con l'impero ottomano, l'inizio di una lotta pluridecennale (25 anni), la prima di 24 spedizioni dell'esercito turco contro il piccolo paese. Nel 1443 Skanderbeg nonostante l'educazione ricevuta alla corte ottomana dove è arrivato come ostaggio con i suoi fratelli a nove anni d'età fugge verso il suo paese, si fa consegnare con un falso firmano la cittadella di Kruja e dà inizio alla rivolta.
In occidente si parla solo di due guerre del Golfo, a Baghdad sono tre, comprendendo gli otto anni di guerra contro l'Iran. Questi testi sono stati raccolti a Parigi nel gennaio 2003, quando ancora la terza guerra, quella in corso cominciata il 15 marzo 2003, non era ancora scoppiata.
Poesia dell'esilio, dello sradicamento da ogni tradizione.
Raccolta di poesie scritte nel 1985 e mai pubblicate in Albania per la censura del regime.
Un popolo si è rifugiato nel cuore del Guatemala per sfuggire allo sterminio ed ha imparato a vivere nella selva e a resistere agli attacchi dell'esercito nazionale. Cronaca di una lotta, non romanzo, ma con una sua poesia, il libro è stato pubblicato clandestinamente in Messico nel 1989.
Le poetiche come luogo d'incontro che inventa e produce il futuro per consentire agli umani di tutti i mondi di parlarsi, discutere, imparare.
Raccolta di saggi di autori africani per conoscere il continente africano e le sue poetiche.
Uscito nelle librerie a novembre 2006, 537 pagine, questo testo costituisce un punto di riferimento insostituibile per chi vuole saperne di più sulla realtà culturale attuale, il primo bilancio importante della cultura italiana creola del nuovo millennio.E' una antologia ragionata di letteratura migrante, con testi letterari, informazioni e analisi critica di quanto sta succedendo nella società contemporanea, delle trasformazioni che in essa avvengono e di come si esprimono nella narrativa e nella poesia, ma anche nel teatro, nella musica e nel cinema.
In Italia viviamo oggi l'esperienza della prima ondata dei migranti e dei loro scrittori, che si esprimono in una lingua diversa da quella di provenienza, pur continuando a vivere nella memoria la prima parte della propria esistenza altrove, in patria. Questo ci consente di assistere a un evento, intellettuale e identitario, straordinario: la nascita di una forma di letteratura meticcia.