
Alex, Osso e Luca hanno 15 anni e vivono in una periferia che potrebbe essere una delle
tante periferie urbane del nostre paese; il loro idolo è Mosca, fratello grande di Alex, promessa del pugilato. I tre sono coinvolti in un raid contro un campo nomadi. Indaga sul caso l’ispettore di polizia Salvatore Mitraglia, che farà emergere luci e ombre, presenti e passate, di una storia che svelerà molti più elementi in comune tra i protagonisti di quanto si possa immaginare: una vicenda
coinvolgente che farà risalire chi legge sino ai tempi della seconda guerra mondiale.
Una storia dall’incipit brutale, data la scena di grave teppismo nei confronti di un immigrato
addormentato su una panchina ad opera di un gruppo di ragazzi tra cui, per caso, si trova anche Luca, il protagonista. Per fortuna l’uomo, un cingalese venditore di rose, si salva e Luca si impegna ad aiutarlo, prendendo il suo posto durante la sua degenza in ospedale. Scoprirà così cosa
significa davvero essere “diverso” in Italia e quanto pesino gli sguardi diffidenti degli altri.
Una ballata che racconta il viaggio notturno di un gruppo di migranti alla ricerca di un futuro migliore, in un testo che unisce illustrazioni a fotografie e offre box d’approfondimento dedicati ai pianeti. Testo realizzato in collaborazione con Emergency e l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Inside Buffalo è un film documentario del 2010, scritto e diretto da Fred Kudjo Kuwornu.
Il regista italoghanese, dopo aver partecipato al film "Miracolo a Sant'Anna" di Spike Lee, decide di produrre un documentario su alcuni soldati della 92ª Divisione di fanteria americana, soprannominata "Buffalo", che ha perso molti uomini a Montecassino, combattuto sulla linea gotica ed ha contribuito alla liberazione di Lucca, La Spezia, Genova e altri paesi tra la Versilia e Garfagnana alla fine della seconda guerra mondiale.
Il racconto si amplia a ricostruire, non solo questi momenti storici della guerra, ma anche una parte importante della storia afroamericana nell'ambito della lotta per i diritti civili e nell'evolversi della realtà americana contemporanea.
Vengono riunificati con mano felice materiali diversi che danno conto del razzismo, della discriminazione, della solidarietà immediata tra poveri, degli episodi di valore in guerra, della lotta per veder riconosciuti i propri diritti: avevano combattuto per l'America e al loro ritorno dovevano ancora sedersi in fondo all'autobus.
Sono spezzoni di video girati negli anni Quaranta, interviste ai militari afroamericani, ai partigiani che gli fecero da guida, ai sopravvissuti italiani della strage di S.Anna di Stazzema (e agli interpreti del film di Lee), ai bambini di allora che temevano 'l'uomo nero', a storici o politici locali italiani, qualche breve inserto di fiction per illuminare il racconto, immagini della propaganda razzista del fascismo, altri filmati recenti con le lotte per i diritti civili e poi con le cerimonie di memoria in Italia, la commozione per le medaglie al valore ricevute solo mezzo secolo più tardi, durante l'amministrazione Clinton, l'orgoglio per l'afroamericano diventato Presidente.
Il docufilm ha vinto il premio come miglior documentario al Festival internazionale del cinema di Berlino.
Un albo illustrato che con semplici parole e immagini spiega le ragioni che spingono a partire e i rischi del viaggio in mare, che in questo caso si risolve in un lieto fine e vede la nascita della piccola Sole in un paese nuovo che lo accoglie. Per ricordare le tante donne che attraversano il mare con in grembo i loro bambini.
Il viaggio degli immigrati visto con gli occhi di un bambino, che lascia alle spalle un passato di guerre da dimenticare e guarda avanti verso il futuro, nonostante le fatiche del viaggio,
troppo difficile e ingiusto, verso paesi che spesso chiudono le porte.