
In Cina, in una certa città, in una certa strada, un tempo c’era una enorme casa abitata da una grande famiglia. Oggi ci abitano molte famiglie e gli edifici sono ormai vecchi e anneriti, ma se si guarda meglio si capirà come un tempo quella fosse un’unica magnifica residenza. Viveva in questa casa insieme ai genitori, al nonno, agli zii e agli innumerevoli fratelli e cugini una ragazzina che amava il rosso, che in Cina è il colore che si usa in occasione delle feste: per questo era chiamata Rosso Ciliegia.
I racconti dello scrittore di origine libiche riescono a riprodurre quasi visivamente le atmosfere del deserto, i colori, le abitudini e non ultime le difficoltà dei popoli che lì vivono e che spesso lo combattono. La Libia, terra da cui l'autore è emigrato ma dove spesso fa ritorno, fa da sfondo ai racconti, sia da un punto di vista geografico che storico, visti i rapporti coloniali con l'Italia a cui in alcuni racconti si fa riferimento.
Il libro di Valeria Scafetta raccoglie testimonianze di richiedenti asilo e rifugiati in Italia, in diversi momenti della loro esperienza di profughi: prima e dopo l'ottenimento dello status di rifugiato. Le loro voci mostrano ciò che il discorso mediatico cancella, la spinta a partire perchè nel proprio paese non ci sono più possibilità di vita, il traffico di esseri umani e il dramma delle attraversate per mare.