La sua ultima opera pubblicata in Italia nel 2004, e forse la più importante e completa, è questa antologia con testo a fronte, la prima parte in serbocrato, che l'autore considera 'la lingua delle mie memorie', il resto in sloveno.
Scrive Sinan Gudzević nella prefazione al libro che Osti, anche se ferito dagli orrori della guerra nella sua intimità più profonda, è rimasto poeta anche in quelle drammatiche circostanze e soprattutto poeta d'amore, come dimostrano molti testi qui raccolti.
Un giornalista egiziano viene allontanato dalla sua città, Il Cairo, e ora si trova in esilio al nord, in Europa, anche lì emarginato, un allontanamento utile in fondo per riflettere sui suoi ideali di nasseriano ormai sconfitto, sul suo lavoro, sui rapporti con i colleghi e con la moglie da cui ha divorziato.
Un libro che si legge facile, storia scorrevole, lingua semplice con solo lievi ironie, personaggi accattivanti, a partire dalla signora Ramotswe, la quarantenne detective di grande intuito, buon cuore e “corporatura tradizionale”.
Una storia con forte senso morale, e per ambiente una splendida Africa non solo nei suoi colori, nei paesaggi, nelle sue piante, nella sua sabbia rossa. È anche l'Africa che perde la lotta con la siccità e le formiche, ma soprattutto è un microcosmo dove nessuno è solo, dove si vive costantemente la comune umanità.
Perché si continua a parlare di incontri tra culture, di dialogo, di necessità di comunicare? Perché la comunicazione risolverebbe tutti i problemi se da sempre le culture si sono incontrate e mescolate ma anche, altrettanto, scontrate?
Questo testo è un lungo monologo di un vecchio febbricitante: il sacerdote cileno Sebastiàn Urrutia Lacroix, membro dell'Opus Dei, critico letterario e poeta. Nelle sue parole, un incantesimo affabulatore, passa la storia letteraria contemporanea del paese e la storia politica vista con gli occhi di un uomo mediocre che simpatizza per il dittatore fascista (“Il mondo dell'estrema destra è un mondo smisurato e interessante di per sé”, dice l'autore). A guardarli da vicino alcuni personaggi sono riconoscibili anche se sotto nomi diversi, altri appaiono con il loro nome, da Neruda a Pinochet.