
La "yugo 45", Jugoslavia, anni '80, con un commento di Božidar Stanišić
Cravatta rossa da pioniere, Bulgaria, anni ‘80, prestata da Gergana Blyantova
Il testo, a cura di Ottavio Fatica, è bilingue: romeno- italiano, inglese - italiano, seguendo la biografia dell'autrice. La selezione delle poesie copre infatti lunghi anni di produzione e si arriva anche a quelle scritte nella nuova lingua, in inglese. Anche i temi di conseguenza sono i più vari, domina la riflessione sul senso dell'esistere e il prezioso nitore dei versi, mai niente di inutile, una continua eco di autoironia e immagini potenti.
Lagum è una parola turca per indicare un passaggio sotterraneo privo di luce, quello percorso dalla protagonista nella sua vita per riuscire ad allevare le figlie, quando è stata privata di tutto il suo benessere di signora della ricca borghesia belgradese e costretta all'indigenza dall'avvento del nuovo regime di Tito.
Si tratta della tesi di dottorato dell’autore che ha avuto accesso a storiografia in italiano, ma anche sloveno, tedesco, croato e inglese, tenendo quindi presenti diversi punti di vista per una regione culturalmente molto variegata.

Joshua lo sa da sempre: dall’altra parte del Muro c’è il nemico, un popolo pericoloso e violento da cui occorre difendersi, anche con la forza. Un giorno, per caso, scopre un tunnel sotto il Muro, e con molti timori varca il confine. Nella città in cui sbuca, non così diversa dalla sua, incontra Leila, una ragazzina con cui stringe subito amicizia. Non gli ci vuole molto per capire che di lì, come di qua, non ci sono nemici, solo persone che cercano di sopravvivere e parlarsi in un mondo difficile e ostile. Tornato a casa, decide di aiutare Leila e la sua famiglia.