
“Chi di noi è ancora in grado di immaginare un mondo senza muri, oggi?” (p.137) Una domanda centrale, quella che si pone Greppi nel suo saggio, dal momento che, se con il crollo del muro di Berlino ci si fosse illusi che una nuova fase stesse iniziando, effettivamente ne è iniziata una, ma che ha visto la crescita esponenziale degli stessi e non la loro fine. Se l’origine dei muri è stata essenzialmente militare, oggi molti di essi servono per nascondere, allontanare l’altro, l’intruso che minaccia lo statu quo, come ben argomenta lo studioso.
Jonas ha trent’anni, la pelle scura, e ogni volta che gli chiedono da dove proviene risponde che è americano, suscitando perplessità, soprattutto nei suoi studenti, i bambini di una scuola per bianchi in cui insegna part-time. Ma Jonas non accetta compromessi, lui è nato nell’Illinois e poi si è trasferito a New York, non ha mai neppure messo piede nella terra dei suoi genitori, l’Etiopia. Suo padre, Yosef, era arrivato negli anni Settanta, dopo un estenuante viaggio in nave, nascosto in una cassa per animali.
L’ultimo romanzo di Adrian Bravi suggerisce una linea di continuità ideale con il saggio che ha scritto precedentemente, in quanto entrambi si focalizzano sulla lingua: ne La gelosia delle lingue Bravi sviluppava una riflessione di natura scientifico-teorica su cosa significa lingua, appartenenza linguistica, migrazione e dunque cambiamento di lingua, a partire da numerosissimi e dotti riferimenti a scrittori, poeti, studiosi che hanno affrontato, e vissuto, questi temi.
Questa volta Balzano approda alla saggistica, sebbene mantenga un approccio fresco, curioso e di godibile lettura: offre infatti a chi legge un percorso attraverso alcune, importanti, parole di cui risale l’etimologia, mostrandoci le deviazioni nell’uso comune e contemporaneo, al punto da stravolgerne l’originario significato.
L'umorismo è uno strumento molto più potente di quanto siamo abituati a ritenere, dovrebbe avere un ruolo maggiore nella società moderna. Potrebbe non solo farci osservare la realtà da un punto di vista diverso e permetterci di raccontarla a modo suo, ma anche consentirci di intervenire per provare a cambiarla. Se, dunque, in un periodo storico in cui emergono con una certa urgenza temi quali la migrazione, l'immigrazione, l'accoglienza, l'inclusione trovassimo nell'umorismo e nella comicità un elemento in grado di unirci?
Un uomo lavora come autista in una società di trasporti nella città di Wenzhou, nel sud della Cina, l’area da cui proviene quasi il novanta per cento dei cinesi residenti in Italia e molti di quelli che vivono in Francia e Spagna. La moglie, che lo ha lasciato alcuni anni prima, si è trasferita a Parigi ed è morta improvvisamente in un incidente stradale. Come unico parente, l’uomo deve recarsi in Francia per il riconoscimento del corpo.