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La pelusa

Editore: 
Nottetempo
Anno: 
2007
Luogo di edizione: 
Roma

Recensione: 

La «pelusa» non è la polvere:

Restituiscimi il cappotto

Editore: 
Fernandel
Anno: 
2004
Luogo di edizione: 
Ravenna

Recensione: 

Dopo un primo romanzo argentino, Rio Sauce (Buenos Aires, Pradiso, 1999), Adrián Bravi prosegue in Italia la sua attività di scrittore con Restituiscimi il cappotto e Un orizzonte così lontano, due racconti lunghi pubblicati dall’editore Fernandel nel 2004. Il primo testo è quello che dà il titolo alla raccolta, ma in entrambi sono ben riconoscibili una monocromaticità di tono, un’atemporalità sospesa e uniforme, una monospazialità e una propensione ossessiva e melanconica che stringono il lettore in una morsa da teatro dell’assurdo.

Panoramica 2011

Iniziamo l'anno con un calendario. Ad ognuno dei principi fondamentali della Costituzione corrisponde un mese, questo il calendario 2011 de Il Gioco degli Specchi, perchè nella Costituzione riconosciamo la base del nostro patto civile con i vecchi ed i nuovi concittadini. Esaurito il cartaceo mettiamo il calendario a disposizione per chi lo volesse scaricare: clicca qui.
Con i migliori auguri per tutti.

Leggere le identità


Programma Radio Trentino inBlu.
Ogni puntata un libro, un autore, letture e interviste ad alcuni scrittori contemporanei sul tema dell'identità.

Dal 21 settembre al 28 dicembre, tutti i martedì, alle 21.00, con replica la domenica mattina alle ore 10.00

Libri in viaggio, mostra itinerante

La mostra Libri in viaggio continua il suo percorso, dal 10 gennaio e fino al 26 è a Cavalese, presso la Biblioteca Comunale in Via Marconi, organizzata dal locale Isituto Comprensivo.

Info dettagliate sulla mostra e sul catalogo alla pagina dedicata all'iniziativa: http://www.ilgiocodeglispecchi.org/node/932

Nuvole sull'equatore

Editore: 
Nerosubianco
Anno: 
2010
Luogo di edizione: 
Cuneo

Presentazione: 

Il secondo romanzo della scrittrice di origine somala affronta il tema dei meticci, i figli nati dalle unioni di italiani con donne delle colonie, spesso non riconosciuti dai padri e maltrattati dalla società. La protagonista di questo romanzo è Giulia, che attraversa una infanzia a tratti dura per poi riuscire, a fatica, a ritrovarsi e a dare un senso alla sua esistenza.

Libri in viaggio, mostra itinerante

La mostra Libri in viaggio continua il suo percorso e dal 16 febbraio 
sarà a Predazzo, presso la Biblioteca

Info dettagliate sulla mostra e sul catalogo alla pagina dedicata all'iniziativa: http://www.ilgiocodeglispecchi.org/node/932

Libri in viaggio, mostra itinerante

La mostra Libri in viaggio continua il suo percorso e dal 27 gennaio sarà a Vigo di Fassa, presso la Biblioteca Comunale, via Roma.

Info dettagliate sulla mostra e sul catalogo alla pagina dedicata all'iniziativa: http://www.ilgiocodeglispecchi.org/node/932

Uomini di Dio (Des hommes et des dieux)

Regia: 
Xavier Beauvois
Paese di produzione: 
Francia
Anno: 
2010
Durata: 
120'
Locandina: 
Sinossi: 

Siamo in monastero nell'Atlante algerino dove vivono alcuni monaci benedettini, nel silenzio, nella preghiera, nel lavoro. Si occupano della popolazione del luogo, specie delle sue necessità sanitarie, nel pieno rispetto gli uni della fede degli altri, nella confidenza di una antica consuetudine.
L'equilibrio si rompe quando sulla scena si affaccia un gruppo di terroristi e da allora la vita dei monaci è in pericolo.
Il titolo italiano tradisce il significato originario e complesso del titolo francese, lo stravolge banalizzandolo, fa intravvedere un'intenzione agiografica che il film non ha. Mentre "uomini di Dio" preannuncia dei martiri per la fede, "Uomini e dei" sottolinea la dimensione umana e la relazione con il divino, comune sia alla comunità dei monaci sia a quella islamica del territorio in cui si trovano. Una vita profondamente religiosa e un grande amore per l'umanità, che supera tutte le differenze, anche culturali.
Xavier Beauvois è stato sollecitato a fare questo film da un produttore cattolico, ma ha raccontato con sobrietà ed equilibrio una vicenda realmente accaduta in Algeria nel 1996, quando sette monaci francesi sono stati sequestrati da uomini della GIA (gruppo islamico armato) e poi assassinati. Documenti recenti dicono che le forze armate algerine non furono estranee alla tragica conclusione.
Quasi a dimostrazione, se fosse necessario, che i credenti di ogni fede possono facilmente convivere mentre il fanatismo religioso si muove per altre strade, tra interessi di ogni sorta e politica di basso profilo.
Presentato a Cannes ha vinto il Grand Prix speciale della giuria.

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