Tu sei qui

La lingua di Ana. Chi sei quando perdi radici e parole?

Editore: 
Infinito edizioni
Anno: 
2012
Luogo di edizione: 
Roma

Recensione: 

Questo romanzo di Mujčić aggiunge un tassello importante a quella che, per praticità, chiamiamo la letteratura della migrazione in lingua italiana, in quanto focalizza l’attenzione, come appare evidente dal sottotitolo, sul significato che ha per chi emigra la perdita del proprio paese e di tutto ciò che questo implica, ossia “radici e parole”.

INTERCULTURA OGGI

Un raduno di 4 giorni a Canal S. Bovo (TN) dal 26 al 29 luglio per parlare di intercultura e per condividere esperienze e progetti.

L'incontro pensato come momento di auto-formazione ed rivolto principalmente ad Associazioni che operano nel settore o a chi si occupa in vario modo di educazione e relazioni interculturali.

Programma e scheda di iscrizione in allegato.

Afghanistan 2014

Regia: 
Razi e Soheila Mohebi
Paese di produzione: 
FILMWORK ITALIA
Anno: 
2012
Durata: 
45 minuti
Locandina: 
Sinossi: 

Il lungometraggio prende spunto da alcuni momenti della seconda conferenza internazionale sul futuro dell'Afghanistan, tenutasi a Bonn nel dicembre 2011, durante la quale le autorità diplomatiche europee, asiatiche e statunitensi hanno discusso sulle condizioni, le opportunità e i rischi che si prospettano per l'Afghanistan nel momento in cui, dopo il 2014, le forze internazionali lasceranno il Paese. Lo sguardo attraverso il quale i registi guardano alla conferenza – filtrato dagli occhi e dai pensieri di un giovane giornalista afghano – è uno sguardo tristemente ironico, a tratti irriverente, che mette in evidenza la distanza esistente tra l'universo della politica e la realtà delle persone, dei cittadini, della società civile.
Il filmato costituisce una tappa del cantiere "Afghanistan 2014", realizzato in collaborazione con il Forum per la Pace e i Diritti Umani della provincia di Trento.
Trailer: http://vimeo.com/42564718

Non c'è dolcezza

Editore: 
Einaudi
Anno: 
2012
Luogo di edizione: 
Torino

Presentazione: 

Terzo romanzo della scrittrice albanese residente in Italia dal 1997, segue Rosso come una sposa e L'amore e gli stracci del tempo, entrambi recensiti in questo sito.
Al centro temi come la maternità e l'amicizia tra donne, che un legame di sangue, quale un figlio rappresenta, rischia di far vacillare.

PAROLE PER STRADA-BANDO DI CONCORSO

Il Gioco degli Specchi collabora con l'Associazione Il Furore dei libri e segnala l'uscita del bando
2012 di Parole per strada.
A seguire alcune informazioni e in allegato il bando completo.

È possibile partecipare con un racconto breve, inedito, della lunghezzamassima di 1500 battute, spazi compresi.
Gli elaborati potranno essere redatti in qualsiasi lingua e/o dialetto nonché con qualsiasi carattere (caratteri non latini compresi), purché con traduzione a fronte in lingua italiana.

Per arrivare a sera

Editore: 
Rayuela
Anno: 
2012
Luogo di edizione: 
Milano

Recensione: 

Italia, Uruguay: Milano, Montevideo, Minas, questi i principali luoghi in cui si ambienta Per arrivare a sera di Milton Fernández. Storie, vite, passioni e drammi di personaggi che diverranno presto familiari a chi legge e che si snodano in un vortice di andirivieni nello spazio e nel tempo.

Milano, fin qui tutto bene

Editore: 
Laterza
Anno: 
2012
Luogo di edizione: 
Milano

Recensione: 

Il testo di Gabriella Kuruvilla racconta parte della geografia milanese dei nostri giorni, a partire da un crocevia di strade, luoghi e vite. Non a caso i quattro capitoli che compongono il testo hanno come titolo "Via Padova", "Viale Monza", "Sarpi", "Corvetto".

Mare giallo

Editore: 
Sinnos
Anno: 
2012
Luogo di edizione: 
Roma
Recensione: 

La storia si rivolge a lettori dai 9 anni e vede come protagonista un ragazzino cinese, Hui, che vive a Napoli con la madre e la sorella da quando aveva due anni.


Radici

Editore: 
orecchio acerbo editore, collana Edizioni Libri Serigrafici E altro
Anno: 
2010
Luogo di edizione: 
Roma
Autore: 

Presentazione: 

Questo testo interamente fatto a mano è il frutto di un laboratorio artigianale che crea una riflessione personale e collettiva sulla migrazione.
Attraverso il tema comune dell'albero vengono raccontate diciassette storie diverse, vite di migranti di tutte le parti del mondo raccolte, elaborate e trasmesse con immagini preziose, a parole e con il disegno.
L'albero del dubbio che cresciuto e fattosi grande viene scosso dal desiderio di camminare e una parte di lui inaridisce:
"Solo molti anni più tardi
capì che vivere significa
perdersi per ritrovarsi."

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